Normativa sulle pulizie condominiali: ecco la guida

Vivere in condominio comporta avere dinamiche con i propri vicini che sono profondamente diverse da chi vive in una casa.

Le incomprensioni sono sempre dietro l’angolo e da esse si innescano discussioni che hanno il loro apice durante le riunioni di condominio.

Le pulizie condominiali sono un tema molto discusso e che possono diventare motivi di conflitti infiniti se non si conoscono bene le norme che regolano questo lavoro.

Un amministratore di condominio dovrebbe informare correttamente tutti i residenti nella struttura e spiegare loro cosa sia compreso e cosa no nel contratto fatto con l’impresa di pulizie, quali siano i doveri e cosa sia giusto pretendere.

Pulizie condominiali e prezzi

Inutile negarlo, uno dei dilemmi maggiori quando si parla di pulizie del condominio è il prezzo richiesto dall’impresa.

In questo caso calza a pennello il vecchio detto “volere la botte piena e la moglie ubriaca”, perché tutti vorrebbero ottenere un servizio di pulizia di altissima qualità pagando cifre minime.

È importante far capire che, come nella maggioranza dei lavori, prezzi bassi corrispondono a risultati scarsi.

Dipendenti regolarmente assunti e formati, prodotti per la pulizia professionali, strumenti e macchinari idonei a precisi compiti, sono i fiori all’occhiello di un’impresa di pulizie competente, ma essi comportano costi che non hanno coloro che lavorano improvvisando e, magari, in nero.

I prezzi per le pulizie condominiali devono essere commisurati ai servizi che vengono forniti, alla frequenza, alle garanzie che vengono date.

Normative per la pulizia del condominio: ecco cosa dice il Codice Civile

Al di là di accorti fatti a voce e di contratti sottoscritti, ci sono chiare leggi che devono essere rispettate per quanto riguarda le pulizie condominiali.

Esistono diritti e doveri sia attribuibili alle imprese di pulizie, sia ai condomini e all’amministratore.

Innanzi tutto, è importante sapere che l’articolo 1117 del Codice Civile stabilisce che le scale sono di proprietà dei condomini, anche quelle che hanno accesso alla strada. Se non ci sono note specifiche nel regolamento condominiale o nell’atto di acquisto dell’immobile, tutti i condomini sono tenuti alla pulizia e alla manutenzione delle scale. La naturale conseguenza è che i costi per queste attività siano divise equamente tra gli abitanti del condominio.

A tal proposito bisogna prendere in considerazione l’articolo 1123 nel quale si legge chiaramente che le spese relative alle scale condominiali vanno ripartite in base al piano in cui si abita. Logicamente i costi aumenteranno salendo di piano.

Quando alcuni condomini non adempiono alla pulizia delle scale, secondo l’articolo 1130, deve intervenire l’amministratore del condominio, il quale deve affrontare l’argomento durante l’assemblea condominiale.

La validità delle votazioni è regolata dall’articolo 1136, il quale stabilisce che nella prima convocazione è necessario il consenso del 50% + 1 dei partecipanti all’assemblea, mentre in una seconda riunione è sufficiente 1/3 dei voti dei condomini e come minimo 1/3 dei millesimi.

Un’impresa di pulizie a Milano in regola al 100%

Oltre a quanto detto, è giusto sapere che le imprese di pulizie devono essere particolarmente attente a seguire le leggi per non causare problemi al condominio in cui operano e all’amministratore.

In un condominio, come in un altro luogo di lavoro, tutti coloro che svolgono un’attività lavorativa devono avere regolari contratti con contributi versati, devono aver seguito i corsi per la sicurezza, devono essere tutelati da assicurazioni.

Solo un’impresa di pulizie professionale può fornire servizi di qualità. Contatta noi di SAGEM per avere maggiori informazioni o per un preventivo.

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