Sanificazione degli ambienti: si risparmia il 50%

La sanificazione degli ambienti di lavoro è diventata una necessità per ricominciare a vivere e produrre in sicurezza.

Bisogna andare ben oltre una profonda pulizia delle superfici a contatto con le persone, dei pavimenti e di tutti i mobili e gli attrezzi che si toccano con le mani, per essere certi che non siano presenti microrganismi potenzialmente dannosi per la nostra salute si devono effettuare procedure precise, applicare prodotti specifici e utilizzare tecnologie studiate appositamente per la sanificazione.

Vista l’importanza di questa attività, il Governo ha decretato la concessioni di sgravi fiscali per coloro che decidono di far sanificare le proprie strutture da imprese specializzate.

Vediamo cosa dice il decreto legge e in cosa consiste effettivamente il risparmio del 50%.

La legge che fa risparmiare sulla sanificazione

Le agevolazioni per la sanificazione degli ambienti sono state inserite nel decreto legge numero 23 dell’8 aprile 2020 che riguarda le “misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali“.

Il vantaggio che la legge dà riguarda la possibilità di trasformare in credito d’imposta la metà dei costi sostenuti per la sanificazione, quindi, risparmiando effettivamente il 50% di quanto viene speso per rimettere in sicurezza uffici, fabbriche, hotel e altre strutture ricettive, ristoranti, negozi, palestre, locali pubblici.

Quindi, per essere chiari, non viene dimezzato il prezzo che un’azienda paga all’impresa di pulizie specializzata nella sanificazione, ma la metà della cifra spesa si trasforma in un bonus riutilizzabile per pagare tasse e altri debiti con il fisco.

Il tetto massimo del credito d’imposta per la sanificazione

Il bonus previsto dalla legge sopracitata e dal precedente decreto legge numero 18 del 17 marzo 2020 prevede un tetto massimo di spesa per ogni beneficiario di tale diritto, quota che non può superare i 20.000 euro.

La cifra messa a disposizione dallo Stato per questa operazione ammonta a 50.000.000 di Euro per il 2020, ciò conferma la concreta volontà di incentivare le pratiche necessarie  a mettere in sicurezza i luoghi di lavoro.

Le spese che godono dello sconto del 50%

Le imprese possono usufruire di questo credito d’imposta anche per altri sistemi utili alla protezione del virus, non solo per la sanificazione.

Gli imprenditori possono ottenere un credito d’imposta per le spese riguardanti:

  • Sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro
  • Mascherine Ffp2, Ffp3, chirurgiche
  • Guanti
  • Occhiali e visiere
  • Tute idonee alla protezione individuale
  • Calzari
  • Disinfettanti e detergenti per le mani

Praticamente ogni mezzo per proteggere i lavoratori è preso in considerazione dai decreti e incentivato attraverso gli sconti indiretti di cui abbiamo parlato.

Rivolgiti ai professionisti della sanificazione per ottenere i vantaggi

Chiedere la collaborazione di un’impresa di pulizie specializzata nella sanificazione non solo dà garanzie di qualità dei risultati, ma è indispensabile per richiedere il credito d’imposta del 50%.

Non è sicuramente consigliabile rivolgersi a ditte che non hanno mai svolto l’attività di sanificazione, ben diversa dalla normale pulizia professionale, ed è del tutto da condannare l’arruolamento di personale senza contratti a norma di legge e adeguatamente preparato.

Noi di SAGEM conosciamo tutte le procedure per la sanificazione e abbiamo lunga esperienza in questa attività. Siamo a disposizione di chiunque voglia avere maggiori informazioni per mettere al sicuro il proprio ambiente di lavoro.

Contattaci per avere ulteriori chiarimenti!

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